UN PROGETTO DELL' ISTITUTO TUTELA PRODUTTORI ITALIANI
Iniziativa
Scouting Ucraina settore Moda, gennaio 2013
SCHEDA PAESE UCRAINA

Superficie: 603.700 Kmq

Popolazione: 47,00 milioni di abitanti
Città principali e popolazione:
- Kiev (capitale): 2.602.000 abitanti
- Kharkiv: 1.470.000 ab.;
- Dnépropetrovsk: 1.065.000 ab.;
- Odessa: 1.029.000 ab.;
- Donetsk: 1.016.000 ab.;
- Zaporosje: 891.000 ab.;
- L’viv: 732.000 ab.;
- Kryvyy Rih: 717.000 ab.

Prefissi internazionali
00 380 prefisso per il Paese;
44 Kiev;
322 Lvov;
482 Odessa.

Moneta La moneta corrente è la Grivna (UAH) Il tasso di cambio con l' euro oscilla tra le 10,00 e le 11,00 Grivna per €

Lingua
La lingua ufficiale è l’ucraino, utilizzato largamente anche a livello amministrativo. La lingua russa, comunque, è altrettanto largamente parlata soprattutto nell’Ucraina orientale, a Kiev e in alcune parti dell’entroterra e rappresenta la lingua commerciale del Paese.


SETTORE DISTRIBUTIVO

Le infrastrutture commerciali dell’Ucraina sono solo parzialmente sviluppate e sono state costantemente in evoluzione fin dall’indipendenza nel 1991. Nel periodo sovietico, non esisteva un sistema distributivo di tipo occidentale. Le relazioni tra fornitori, produttori e consumatori finali non erano dirette, perché passavano attraverso l’amministrazione statale che gestiva i flussi di beni e servizi lungo la catena distributiva spesso in modo irrazionale. Negli ultimi anni comunque è iniziato lo sviluppo di infrastrutture commerciali di tipo occidentale. Si è assistito alla nascita di catene di negozi, di negozi di marca e di supermercati. Essi sono abitualmente situati nelle aree centrali delle città e sono proprietà di imprenditori locali o stranieri. La maggior parte delle strutture al dettaglio che distribuiscono prodotti occidentali applicano prezzi piuttosto alti, e hanno un target elitario, costituito dagli stranieri residenti e dai nuovi ricchi. Questa ricerca di margini di profitto molto alti limita per contro la diffusione dei prodotti occidentali. Accanto a queste strutture elitarie emergenti, esistono ancora i grossi negozi dipartimentali, le rivendite specializzate di alimentari ed i mercati, dove si servono per la maggior parte dei loro acquisti la classe media e le classi inferiori. Soprattutto nei negozi dipartimentali si può trovare un’ampia scelta di articoli di produzione sia locale che straniera. Essi, e gli altri negozi ex statali, sono stati trasformati in compagnie private (i più grossi in società di capitali), e possono così interagire direttamente con clienti e fornitori senza passare per l’amministrazione statale. Generalmente, i negozi dipartimentali applicano un ricarico del 25% sui beni di consumo, del 5% sui video e audiovisivi e sulle apparecchiature domestiche. La quota dei prodotti nazionali in questi negozi varia usualmente dal 40% al 60%.
Gli importatori ucraini generalmente preferiscono acquistare i prodotti direttamente dal partner straniero. Questa pratica è però limitata dalla difficoltà ad ottenere crediti in Ucraina, che ha portato allo sviluppo di joint ventures. In questo caso, il partner straniero di solito fornisce l’equipaggiamento, i prodotti e la formazione dello staff locale.

La vasta superficie del Paese e la dispersione della popolazione (solo il 10% della popolazione dell’Ucraina vive nei tre centri più importanti) incrementano l’importanza della rete distributiva. Attualmente, le grosse compagnie hanno la propria rete distributiva, mentre le piccole compagnie si servono di imprese di trasporto per distribuire i propri prodotti.

Nello sviluppare le proprie politiche di prezzo le societa’dovrebbero tener maggiormente conto delle differenze regionali e tra le classi d’età. La domanda per i prodotti occidentali è maggiore tra le nuove generazioni; le differenze più significative si riscontrano tra gli under 45 e gli over 45, e riguardano soprattutto l’acquisto di veicoli privati, prodotti per l’igiene personale, dolciumi, gioielleria , beni per la casa e l’elettronica. La correlazione tra il livello d’istruzione e la domanda di beni e servizi non è così evidente come in occidente, in parte a causa del fatto che molti di coloro che possiedono un'istruzione di alto livello hanno redditi bassi. Inoltre, il livello dei prezzi dei beni di consumo varia da regione a regione e tra le aree urbane e rurali. I prezzi più alti si registrano nei centri urbani.

Un’ottima opportunità di vendita per le compagnie occidentali è costituita dalle grosse commesse statali. Gli acquisti di beni e servizi da parte dello stato sono disciplinati dalla legge “Sulla fornitura di lavoro, beni e servizi mediante l’utilizzo di fondi statali” n. 1490-3 del 22 febbraio 2000. Secondo questa legge, tutte le forniture di beni, servizi e lavoro di valore superiore ai 40 mila EUR vengono offerte tramite gara d’appalto aperta e gara d’appalto con prequalifica.


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